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Francobolli 2023

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view post Posted on 30/11/2023, 15:38     +1   -1
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Nell’anno in cui ricorre l’800° Anniversario della Rievocazione Storica del Primo Presepe Vivente al Mondo del 1223, il Comune di Greccio ha voluto celebrare tale ricorrenza con l’emissione di un francobollo commemorativo appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato proprio alla Prima Rappresentazione del Presepe di Greccio, nell’800° Anniversario.
L’emissione del francobollo celebrativo, è stata possibile grazie alla stretta e proficua collaborazione tra il Comune di Greccio e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), che ha valutato positivamente la proposta del soggetto attraverso la Consulta per l’emissione delle carte valori postali e la filatelia, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che si è occupato della progettazione e della realizzazione del bozzetto messo al vaglio della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte-valori postali e Poste Italiane per la diffusione che avverrà già dai giorni successivi la presentazione ufficiale.

La cerimonia di presentazione si svolgerà a Greccio, sabato 2 dicembre 2023 a partire dalle ore 11:30 presso la Sala “G. Velita” il Largo Betlemme.
 
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20231201_CVP_SANTO_NATALE
20231201_CVP_ALBERO_DI_NATALE_DI_GUBBIO
 
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view post Posted on 1/12/2023, 08:31     +1   -1
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Il Ministero emette il 1° dicembre 2023 due francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Festività, dedicati al Santo Natale e all’Albero di Natale di Gubbio.
Tiratura: duecentomila quattro esemplari per ciascun francobollo
Foglio: ventotto esemplari
Bozzetti a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA.
I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA., in rotocalcografia su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
Caratteristiche del francobollo con soggetto religioso
Indicazione tariffaria B zona 1.
Il francobollo riproduce la Vetrata della Natività, disegnata da Paolo Uccello e realizzata dal vetraio Angelo Lippi intorno al 1443 per la cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze.
Completano il francobollo le legende “Duomo di Firenze”, “Santo Natale”, “Natività Di Paolo Uccello”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B zona 1”.
formato carta e formato stampa: il francobollo è contenuto all’interno di una fustella circolare con diametro 40 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 12 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia.
Nota: la Vetrata della Natività, di Paolo Uccello è riprodotta per gentile concessione dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Caratteristiche del francobollo con soggetto laico
Indicazione tariffaria B.
Il francobollo riproduce l’Albero di Natale di Gubbio, il più grande del mondo, che svetta sulla splendida città medievale dell’Umbria, adagiato sulle pendici del Monte Ingino.
Completano il francobollo la legenda “Albero di Natale di Gubbio”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
formato carta: 40 x 48 mm.; formato stampa: 40 x 46 mm.; formato tracciatura: 47 x 54 mm.; dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: cinque.
Nota: La fotografia dell’Albero di Natale di Gubbio è riprodotta per gentile concessione del fotografo Pietro Biraschi
 
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Testo bollettino
Nella Natività di Paolo Uccello si riflette l’immagine che l’evangelista Luca volle
dare della nascita di Gesù. È infatti la luce a dominare la scena evangelica della
rivelazione ai pastori della nascita del Salvatore: nella veglia della notte, «un angelo
del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce» (Lc 2,9). Il
contrasto è tra la notte tenebrosa in cui giace l’umanità e la potenza luminosa che si
sprigiona dalla nascita di un Bambino a Betlemme, sperduta cittadina, poco più di un
villaggio, di un paese marginale. Lo ricorda l’artista ponendo al vertice della vetrata
la stella che illumina l’intera scena e le dona la vivacità dei colori. È un messaggio
sempre attuale a fronte delle molte oscurità in cui giace il mondo. La luce di una
stella, la luce di un Bambino ci si offrono, a fronte dei drammi e delle oscurità che
accompagnano i nostri giorni e appesantiscono il nostro cammino, come un annuncio
di speranza di cui sentiamo il bisogno, e che dovrebbe indurci ad aprire il cuore alla
presenza di questo Bambino che viene.
Cardinale Giuseppe Betori
Arcivescovo Metropolita di Firenze
Il francobollo, un oggetto che noi non più giovanissimi abbiamo acquistato ed usato
tantissime volte, per una cartolina dalle vacanze, per una lettera alla persona del
nostro cuore, per una richiesta di lavoro, per essere vicini a chi aveva bisogno di un
segno amico, per ricordare un momento importante, per portare gli auguri di Natale
piuttosto che invitare ad un lieto evento, per condividere una gioia o un dolore: il
francobollo era lo strumento per poter fare tutto questo ed altro.
Li guardavamo ammirati i francobolli per la cura con cui venivano realizzati,
pensavamo alle storie che stavano dietro a quei personaggi inseriti al loro interno, ai
paesaggi che raffiguravano, immaginavamo la creatività di chi li pensava, l’arte di
chi li realizzava.
E ne facevamo collezione.
Oggi, nell’era del “virtuale”, vediamo un francobollo “in carne ed ossa” con
l’immagine di quello che da oltre quarant’anni realizziamo ogni Natale sulle
pendici del Monte Ingino, a Gubbio, terra da cui Francesco decise di iniziare nel
Febbraio del 1207 la sua rivoluzione, lasciando sul pavimento della abitazione dei
suoi amici Spadalonga se stesso insieme agli abiti che indossava per poi coprirsi di un
misero saio e mettersi al servizio degli ultimi: è proprio un bellissimo francobollo con
l’immagine dell’Albero di Natale più Grande del Mondo.
Quello che ogni anno realizziamo è infatti un grandissimo albero di Natale disegnato
da mille luci, un albero di luce alto oltre 750 metri, largo alla base oltre 400 metri,
sormontato da una stella cometa di oltre 1.000 metri quadrati: affonda le sue radici
nelle mura medioevali della città di Gubbio per salire, adagiandosi sulle pendici del
Monte Ingino, fino alla basilica dove sono custodite le spoglie di Sant’Ubaldo,
eugubino e nostro Patrono dal 1200.
Solo amicizia e senso del volontariato più gratuito riescono a dare continuità al
lavoro di quei visionari che nel 1981 ebbero l’idea e soprattutto il coraggio, ma
proprio tanto coraggio, di realizzarla con le pochissime risorse disponibili, armati
solo della loro amicizia e testardaggine: noi oggi riprendiamo la loro determinazione
per portare a termine un’opera che, pure nella sua estrema laicità, vuole essere
simbolo del Santo Natale, vuole invitare tutti ad alzare lo sguardo in alto, verso la
stella cometa di Betlemme, verso la basilica che custodisce le spoglie del nostro
Patrono Ubaldo.
Esempio di lavoro di squadra e perfetta integrazione intergenerazionale, è un’opera
realizzata da un gruppo di pochi eugubini (ci chiamano “Alberaioli”) ma a cui
collabora in tanti modi l’intera comunità cittadina, in tutte le sue componenti:
l’Albero è opera e proprietà di tutti gli eugubini.
Gli alberi che ricoprono le pendici del Monte Ingino sono i supporti delle mille luci
multicolori che disegnano l’Albero, i loro rami sostengono le migliaia di metri di
cavi elettrici che le collegano: un lavoro faticoso, non privo di rischi, affrontato con
serietà e collaborazione, condividendo successi e fallimenti.
Ed ora tutto questo è su un bellissimo francobollo: il frutto del nostro lavoro verrà
così veicolato per mille strade verso mille città del mondo, ci porterà nelle case dei
tanti che potranno guardarlo con stupore, magari cercando di capire se esiste
realmente o è solo un bellissimo disegno se non un fotomontaggio.
E magari avranno la curiosità di venire a trovarci per vederlo di persona,
condividendo con noi il genuino infantile stupore che anche noi Alberaioli proviamo
ogni volta che lo guardiamo, orgogliosi di quello che ancora una volta, insieme,
abbiamo portato a termine.
Gubbio, Natale 2023
Gli Alberaiol
 
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Il Ministero emette il 2 dicembre 2023 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato alla prima rappresentazione del presepe di Greccio, nell’800° anniversario; con indicazione tariffaria B.

La vignetta riproduce una veduta notturna del Santuario Francescano del Presepe di Greccio, paese incastonato tra le rocce a 700 metri di altezza in provincia di Rieti; nel cielo stellato è visibile, a sinistra, il passaggio della cometa Hale-Bopp. In alto a sinistra, è presente il logo del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe.
Completano il francobollo la legenda “800 anni dalla prima rappresentazione del Presepe di Greccio”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B”.
1-17015004571882
Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA.
Tiratura: duecentomila quattro esemplari
Foglio: ventotto esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 48 x 40 mm.; formato stampa: 46 x 40 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: cinque.

Nota: la fotografia del Santuario Francescano del Presepe di Greccio è riprodotta per gentile concessione del fotografo Stefano Tocchio
 
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view post Posted on 2/12/2023, 13:15     +1   -1
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Testo bollettino
Greccio insieme con tutta la Valle Santa reatina, stanno vivendo il 2023 come un anno
centrale nella storia di queste terre. Gli ottocento anni dal primo presepe di San
Francesco e dall’approvazione della Regola Bollata segnano uno spartiacque che sta
rinnovando la storia e il messaggio che fu compiuto a partire da questi luoghi.
Il presepe voluto da Francesco nel Natale del 1223, secondo le fonti, riempì di gioia
tutti i presenti, e quella stessa gioia fu nuovamente provata dagli abitanti del borgo di
Greccio, quando il 1° dicembre 2019 il primo Papa che scelse di portare il nome del
Poverello venne proprio qui, per firmare la lettera sul significato e il valore del presepe.
Un segno che «suscita sempre stupore e meraviglia», lo definì Papa Francesco, «un
insegnamento penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una
genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità». Un
insegnamento che ancora oggi, ad ottocento anni da allora, non è certamente meno
attuale.
Erano tempi di guerra anche quelli in cui visse Francesco: le sue armi furono il dialogo
e il rispetto, la sua spada fu il messaggio universale dell’amore che supera odi e
conflitti, attuato con la disarmante essenzialità della scena composta dalla greppia, la
paglia, gli animali. È nostro compito e nostro dovere custodire questo messaggio,
irradiarlo oltre i nostri confini, tramandarlo ai nostri figli, perpetuarlo ad ogni Natale e
nella nostra vita di ogni giorno.
Dr. Emiliano Fabi
Sindaco del Comune di Greccio
 
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IL 5 DICEMBRE IL FRANCOBOLLO CELEBRATIVO DEI 100 ANNI DELLA STELLA

Un Francobollo celebrativo sarà emesso dalle Poste il 5 dicembre per i 100 anni dell’istituzione della Stella al Merito del Lavoro.
https://www.maestrilavoro.it/index/news_fe...-quirinale.html
Il francobollo realizzato dall’Istituto Poligrafico e dalla Zecca dello Stato, si ispira al logo dei 100 anni e ad un simbolo dell’Istituzione della Repubblica Italiana. Il primo annullo verrà fatto al Quirinale durante la cerimonia con il Presidente Mattarella.
 
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Il Ministero emette il 5 dicembre 2023 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano dedicato all’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro”, nel 100° anniversario dell’istituzione; con indicazione tariffaria B.

La vignetta raffigura un particolare degli edifici del cortile e il Torrino del Quirinale, punto più alto del Palazzo, dove svetta la bandiera italiana affiancata da quella dell’Unione Europea e dallo stendardo presidenziale. In alto, a sinistra, è riprodotto il logo del 100° anniversario dell’istituzione dell’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro”.
Completano il francobollo la legenda “Istituzione dell’ordine”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B”.

Bozzettista: Maria Carmela Perrini

Tiratura: duecentomila quattro esemplari

Foglio: ventotto esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; su carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 48 mm.; formato stampa: 40 x 46 mm.; formato tracciatura: 47 x 54 mm.; dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: cinque.

Nota: gli edifici del cortile ed il Torrino del Quirinale sono raffigurati per gentile concessione dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica.1-17017600520352
 
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20231112_CVP_BRONZI_DI_RIACE_50_ANNIVERSARIO_DELLA_SCOPERTA
Il Ministero emette il 12 dicembre 2023 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano dedicato ai Bronzi di Riace, nel 50° anniversario della scoperta; con indicazione tariffaria B.

La vignetta riproduce i Bronzi di Riace, due statue considerate tra i capolavori più significativi dell’arte greca del V secolo a.C., ritrovate il 16 agosto del 1972 nel fondale marino di Riace e custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Completano il francobollo la legenda “Bronzi Di Riace 50° anniversario scoperta”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B”.

Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari

Foglio: quarantacinque esemplari

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; su carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 26 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: cinque.

Nota: la foto raffigurante i Bronzi di Riace è riprodotta per gentile concessione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e del fotografo Filippo Toscano.
 
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Questa mattina, a Palazzo Piacentini, è stata inaugurata la mostra "Made in Italy dello Spazio" alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Teodoro Valente. L'iniziativa, frutto della collaborazione tra l'ASI e il Mimit, costituisce l'evento ufficiale in occasione della terza Giornata Nazionale dello Spazio, commemorativa dell'anniversario del lancio in orbita del primo satellite italiano, il "San Marco 1", noto anche come lo "sputnik tricolore", avvenuto nel 1964.

La mostra racconta le competenze tecnologiche e scientifiche dell’Italia dello Spazio attraverso missioni iconiche, programmi spaziali e la scienza del cosmo. Si articola in quattro sezioni: Terra, Navigazione, Da Terra a Marte e Nello Spazio Profondo, esponendo diverse riproduzioni come il satellite Galileo, il modulo abitativo HALO italiano per la stazione Gateway, i satelliti COSMO-SkyMed e il “paparazzo spaziale italiano” LICIACube. Tra le riproduzioni esposte anche il modello del vettore italiano VEGA e il satellite SIRIO, pioniere nelle telecomunicazioni ad altissima frequenza. I modelli in mostra sono stati forniti da Leonardo, Telespazio, Avio, Thales Alenia Space Italia, Argotec e OHB Italia.

L’esposizione, aperta al pubblico, è progettata con un taglio fortemente divulgativo e immersivo, avvalendosi di pannelli esplicativi e interattivi, nonché videopillole, che illustrano i molteplici aspetti delle attività produttive italiane nel settore. Resterà esposta sino all’11 gennaio 2024, dalle ore 11:00 alle ore 17:00. Domani, sabato 16 dicembre, è prevista un’apertura straordinaria al pubblico.

L'apertura della mostra è stata anticipata da una cerimonia al Salone degli Arazzi, con i video-saluti dell’astronauta ESA, Luca Parmitano, durante la quale sono stati presentati i francobolli ordinari dedicati a “Lo Spazio e il Futuro: i Programmi spaziali italiani, Piero Angela, Agenzia Spaziale Italiana, gli Astronauti italiani”. Questi quattro francobolli, parte della serie tematica "Le eccellenze del sistema produttivo ed economico", ritraggono:

Programmi spaziali italiani: la Terra con i satelliti COSMO-SkyMed in orbita intorno ad essa, rappresentativi del più importante sistema civile e militare di satelliti radar per l’osservazione terrestre;
Piero Angela: un ritratto di Piero Angela, giornalista italiano specializzato in ambito scientifico, in primo piano su un particolare del cosmo con stelle e pianeti;
Agenzia Spaziale Italiana: una reinterpretazione di una veduta satellitare della penisola italiana su cui campeggia, al centro, il logo dell’Agenzia Spaziale Italiana;
Astronauti italiani: una reinterpretazione di un astronauta italiano durante una passeggiata nello spazio.

I francobolli, emessi dal Ministero e prodotti dal Poligrafico e Zecca dello Stato, sono distribuiti da Poste Italiane in foglietti disposti su due colonne in coppia, con una tiratura complessiva di 200.000 esemplari, pari a 800.000 francobolli.

“Questa giornata particolare non solo evidenzia l’impegno e il valore del nostro Made in Italy, ma apre le porte al 2024, che sarà l’anno dell’Italia nello Spazio – ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – Nel prossimo anno presenteremo un collegato alla manovra economica, che doterà il nostro Paese della prima legge nazionale sullo spazio, propedeutica alla realizzazione di quella che faremo successivamente con gli Paesi europei. Anche la prima riunione dell’Italia alla guida del G7 sarà proprio su industria e spazio. Bisogna tener conto che oggi nella Space Economy sono entrati nuovi attori e altri continenti. Non a caso, vogliamo aprire la nostra base spaziale di Malindi anche alle attività dei paesi africani, sia per quanto riguarda la formazione che la tecnologia, per consentire loro di realizzare le ambizioni nel campo dell’esplorazione. L’occasione di oggi testimonia, ancora una volta, il nostro impegno e ci sfida ad affermare ancora di più il nostro ruolo nella Space Economy, utilizzando al meglio le importanti risorse, circa tre miliardi di euro, che abbiamo messo in campo per i progetti dell’Agenzia Spaziale Europea”.

“Obiettivo principale della Giornata Nazionale dello Spazio è quello di sensibilizzare e informare i cittadini sui contributi – ha sottolineato il presidente dell’ASI, Teodoro Valente - che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana. Vogliamo far comprendere i benefici che le attività spaziali portano nella vita di tutti i giorni, in termini di crescita e benessere. Per attirare la curiosità sul settore, quest’anno, abbiamo scelto di raccontare al grande pubblico il passato recente, il presente e soprattutto il futuro della ricerca e delle tecnologie spaziali realizzate nel nostro Paese, anche attraverso la mostra dedicata al Made in Italy nello spazio. Un percorso in cui le tappe sono costituite dai diversi territori esplorati per permettere ai visitatori di immergersi alla scoperta della varietà e della ricchezza delle capacità scientifiche e industriali del nostro Paese”
https://www.mimit.gov.it/it/notizie-stampa..._vi6knsoewshm_o
 
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