Avete acquistato un elettrodomestico ma, dopo pochi giorni di utilizzo, ha smesso di funzionare correttamente? Avete comprato un abito che si è inesorabilmente scucito al primo utilizzo? Ebbene, vediamo
come ottenere la sostituzione di un prodotto in garanzia difettoso, facendo pertanto valere i nostri diritti di consumatori, come sancito dalle leggi in vigore.
Quando ottenere la sostituzione
Per quanto ovvio, la possibilità di ottenere la sostituzione di un prodotto in garanzia difettoso è legato alla presenza di un difetto non conosciuto, e non provocato dall’uso improprio del bene acquistato. In questa ipotesi, il termine per poter far valere il proprio diritto è di due anni a partire dalla data di acquisto o di consegna del prodotto stesso.
La documentazione
Per richiedere la sostituzione di un prodotto difettoso è innanzitutto necessario conservare lo scontrino o la fattura che attestano l’avvenuto acquisto del prodotto, documentazione minima per far valere le proprie pretese nei confronti del venditore. Ad ogni modo, nel caso (frequente) di smarrimento o di distruzione dello scontrino, potranno valere anche altri documenti come, ad esempio, lo scontrino del bancomat o la copia dell’assegno.
L’onere della prova
Ma chi ha l’onere di dimostrare che il prodotto è difettoso? Qui occorre fare una breve distinzione: i difetti che si manifestano nei sei mesi successivi alla consegna del prodotto sono considerati esistenti all’origine. Il consumatore non ha pertanto l’onere di provare che il difetto era presente al momento della consegna del prodotto. Per i difetti manifestati tra il sesto mese e i due anni, l’onere della prova ricade invece sull’acquirente.
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